State comodi?
Posso portarvi qualcosa o siete già apposto così?
Quante volte, mi avete sentito dire queste parole?
Quanti giorni passati nel mio locale, giorni duri ma felici.
Qualcuno mi dice ma felice di cosa?
Di aver fatto 16 ore di lavoro, chiusi tra quattro mura.
Per chi non mi conosce, sono Enrico, per i più conosciuto come il figlio di Flavio della lanterna.
Beh, dal 1976, da quasi 50 anni, mio padre gestisce un ristorante in questa stupenda città, Fano.
Per dirla come la sta, devo dire grazie a mamma che sta in cucina.
Senza di lei a voglia a comprare il pesce alla mattina!
Adesso tocca a me e mia sorella, la terza generazione a gestire il locale di famiglia.
3 mesi fa, e me lo ricordo come se fosse ieri, mi sono ritrovato con molti colleghi, e abbiamo detto tutti assieme: “chiudiamo per il bene dei nostri clienti, per il bene dei nostri cari e per la nostra salute”.
Diciamoci la verità, nessuno di noi, pensava che dopo tre mesi ci saremmo trovati ancora qui con le mani in mano; io pensavo che dopo poche settimane si sarebbe tornati alla normalità.
Adesso però ci siamo, tra poche ore riaprirò il mio locale, a me sembra come se dovessi sostenere un esame importante, quel misto di gioia e paura!
Se non fosse stato per la coesione della mia famiglia, probabilmente non avrei riaperto il mio locale.
Invece io tra qualche giorno sarò, assieme a mio padre, mia madre e mia sorella, di nuovo al timone della nostra nave, dirigendola ancora a solcare la nostra grande passione.
Quella di fare ristorazione!
in questi mesi hanno detto che:
- dobbiamo diventare contabili migliori
- dobbiamo cambiare il nostro business
la verità, è che noi siamo il nostro business e questo maledetto covid ci ha cambiato.
- Siamo più uniti,
- Siamo riconoscenti,
- Siamo più forti.
Quindi anche il mio locale è più forte,ringrazio tutti per le numerosissime dimostrazioni di affetto.
È per questo che siamo felici di fare orari massacranti,
perché’ non è solo il nostro lavoro, ma la nostra più grande passione e non vediamo l’ora di ricominciare a lavorare, per tornare a fare quello che ci viene meglio; dare gioia, emozioni e creare momenti che restino per sempre nella mente di tutti voi.
A 33 anni, ho affrontato anche io la mia prima grande sfida dopo quella di diventare papà, che si chiama covid.
potrò raccontarla ai miei figli quando saranno grandi, e fare come faceva sempre mio nonno, rincoglionirmi di storie passate che hanno fatto grande Fano, le Marche e questa nazione.
Quindi senza timore spalanchiamo le porte del ristorante Alla Lanterna: “dicendoti ancora una volta buona sera, bentornato, posso farti accomodare al solito tavolo?”
È vero, ci saranno le mascherine ma come dice la mia amica Sandra sotto c’è il nostro sorriso.
Posso portarvi qualcosa o siete già apposto così?
Quante volte, mi avete sentito dire queste parole?
Quanti giorni passati nel mio locale, giorni duri ma felici.
Qualcuno mi dice ma felice di cosa?
Di aver fatto 16 ore di lavoro, chiusi tra quattro mura.
Per chi non mi conosce, sono Enrico, per i più conosciuto come il figlio di Flavio della lanterna.
Beh, dal 1976, da quasi 50 anni, mio padre gestisce un ristorante in questa stupenda città, Fano.
Per dirla come la sta, devo dire grazie a mamma che sta in cucina.
Senza di lei a voglia a comprare il pesce alla mattina!
Adesso tocca a me e mia sorella, la terza generazione a gestire il locale di famiglia.
3 mesi fa, e me lo ricordo come se fosse ieri, mi sono ritrovato con molti colleghi, e abbiamo detto tutti assieme: “chiudiamo per il bene dei nostri clienti, per il bene dei nostri cari e per la nostra salute”.
Diciamoci la verità, nessuno di noi, pensava che dopo tre mesi ci saremmo trovati ancora qui con le mani in mano; io pensavo che dopo poche settimane si sarebbe tornati alla normalità.
Adesso però ci siamo, tra poche ore riaprirò il mio locale, a me sembra come se dovessi sostenere un esame importante, quel misto di gioia e paura!
Se non fosse stato per la coesione della mia famiglia, probabilmente non avrei riaperto il mio locale.
Invece io tra qualche giorno sarò, assieme a mio padre, mia madre e mia sorella, di nuovo al timone della nostra nave, dirigendola ancora a solcare la nostra grande passione.
Quella di fare ristorazione!
in questi mesi hanno detto che:
- dobbiamo diventare contabili migliori
- dobbiamo cambiare il nostro business
la verità, è che noi siamo il nostro business e questo maledetto covid ci ha cambiato.
- Siamo più uniti,
- Siamo riconoscenti,
- Siamo più forti.
Quindi anche il mio locale è più forte,ringrazio tutti per le numerosissime dimostrazioni di affetto.
È per questo che siamo felici di fare orari massacranti,
perché’ non è solo il nostro lavoro, ma la nostra più grande passione e non vediamo l’ora di ricominciare a lavorare, per tornare a fare quello che ci viene meglio; dare gioia, emozioni e creare momenti che restino per sempre nella mente di tutti voi.
A 33 anni, ho affrontato anche io la mia prima grande sfida dopo quella di diventare papà, che si chiama covid.
potrò raccontarla ai miei figli quando saranno grandi, e fare come faceva sempre mio nonno, rincoglionirmi di storie passate che hanno fatto grande Fano, le Marche e questa nazione.
Quindi senza timore spalanchiamo le porte del ristorante Alla Lanterna: “dicendoti ancora una volta buona sera, bentornato, posso farti accomodare al solito tavolo?”
È vero, ci saranno le mascherine ma come dice la mia amica Sandra sotto c’è il nostro sorriso.
Dal 1976 aperti e continueremo ad esserlo.
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